Talent attraction con Monster: il caso Verisure

L’inefficacia della maggioranza delle strategie di talent attraction continua a condizionare le scelte e ad avere un impatto sul business delle piccole come delle grandi organizzazioni. Non solo in Italia. E se non si può parlare ancora di vera e propria emergenza, non è giusto però nemmeno ignorare la dimensione raggiunta dal fenomeno.

Di queste difficoltà, e del modo in cui stanno rallentando i processi di trasformazione avviati da molte imprese con la fine della pandemia, si è parlato ampiamente nel corso del “Recruiting Marketing Day”, la giornata di approfondimento sulle principali sfide HR organizzata da Monster in collaborazione con gli esperti di Comunicazione Italiana.
Vincere la sfida della Talent Attraction
Poco più di due ore di confronto, nelle quali si è ragionato molto intorno ai temi della talent attraction. Ma che hanno offerto anche il pretesto per condividere testimonianze reali e conoscere case history dal mondo del recruiting.

Tra queste, ha trovato ampio spazio quella di Gianluca Mazzetti, SSC Planning Manager di Verisure Italia.

Nel suo intervento, Mazzetti ha ripercorso le tappe della rapida ascesa registrata dalla sua organizzazione e ha raccontato in che modo all’interno della divisione HR di Verisure si sta vincendo la sfida della talent attraction.
Valori, strategia, strumenti: il valore della roadmap
Si è parlato dunque di obiettivi di ricerca da fissare a monte, di cultura aziendale da definire prima di rivolgersi al mercato, di strategie da condividere con il business, di valori aziendali da declinare e trasmettere ai potenziali candidati, ma soprattutto si è parlato di strumenti. Anzi, di uno in particolare: il Pay For Performance di Monster.

Verisure è infatti tra i maggiori clienti in Italia dell’innovativa soluzione Monster che promette di stravolgere la prospettiva delle aziende, riducendo il time to hire e aumentando esponenzialmente la loro capacità di attrarre talenti più in linea con i loro obiettivi di business.

La roadmap di un’efficace talent attraction strategy:
● Individuazione degli obiettivi della ricerca
● Definizione della cultura aziendale
● Condivisione delle strategie con il business
● Declinazione dei valori aziendali
● Ricerca dei canali più coerenti
● Selezione degli strumenti più performanti

Una partnership di successo, quella tra Verisure e Monster Italia, che ruota tutta attorno a cinque pilastri fondamentali. Pilastri, quelli elencati dallo stesso Mazzetti, che sono però anche i cinque principali meriti di questa soluzione Monster dedicata alla talent attraction.
I cinque pilastri di Monster Pay For Performance
Dopo aver chiarito il contesto aziendale e le esigenze di ricerca – strutturare una rete commerciale per un gruppo in fortissima ascesa sull’intero territorio nazionale – Mazzetti ha dunque spiegato le ragioni che hanno spinto la sua organizzazione a scegliere Pay for Performance di Monster per i loro obiettivi di selezione. Scopriamoli insieme.
Perché Verisure ha scelto Pay For Performance:
● Perché è uno strumento molto flessibile
● Perché è scalabile
● Per la sua capacità di analisi e monitoraggio dei dati aggregati
● Per il supporto offerto dal team dedicato
● Per il suo approccio test&learn

“Quando ho cominciato a lavorare in questo mondo il concetto di recruiting marketing all’interno della nostra azienda era conosciuto relativamente poco – ha raccontato Mazzetti – Però al tempo stesso avevamo un’esigenza di piani di crescita e sviluppo molto importanti. Solo per citare alcuni numeri, prima la nostra rete commerciale contava circa 580 persone, oggi siamo quasi al doppio, intorno alle 1170 unità.

All’interno di questo sviluppo ha giocato un ruolo chiave per noi il fatto di poter contare su strumenti di talent attraction innovativi. Il Pay for Performance è secondo me uno degli strumenti principe all’interno di questo panorama”.
Flessibile, scalabile e data oriented
All’interno delle ragioni che Mazzetti indica come i cinque principali motivi di affidabilità di Pay For Performance, è però racchiuso anche il valore universale di questa soluzione.

Scopriamo allora nel dettaglio perché i benefici individuati dal SSC Planning Manager di Verisure Italia possono essere applicati facilmente dal Team Monster a ogni tipo di organizzazione.

Indipendentemente dal settore, dalla dimensione e dagli specifici obiettivi di talent attraction.

Cambiare la talent attraction dall’interno
● Strumento flessibile
“Noi abbiamo 65 manager con i quali facciamo pianificazione mensile degli obiettivi – ha spiegato Mazzetti durante il Recruiting Marketing Day – Questa pianificazione poi cambia molto velocemente di settimana in settimana. Siamo attivi su 65 province. Quindi abbiamo bisogno di uno strumento che sia in grado di prioritizzare e fare focus dove serve e in maniera molto rapida. E con Pay For Performance di Monster riusciamo a farlo”.
● Strumento scalabile
“Con i nostri consulenti di Monster abbiamo cominciato con un piccolo test e vedendo i risultati lo abbiamo esteso – ha aggiunto – Questo con gli strumenti classici è più difficile riuscire a farlo. Oltretutto questo ti aiuta anche nei momenti in cui hai bisogno di una spinta… extra. Sappiamo tutti che ci sono target sfidanti e dobbiamo in qualche modo comunque raggiungere anche quelli”.
● Strumento data-oriented
“Io ho un background quantitativo, e per me avere dei dati e prendere delle decisioni basate sui dati è fondamentale – ha sottolineato Mazzetti – Con Pay For Performance noi siamo in grado di farlo sulla singola job description. Possiamo monitorare l’andamento del funnel di attraction del singolo annuncio. E poter decidere e fare variazioni di budget a livello di singola job description è davvero fondamentale oggi”.
● Un team dedicato
“Noi ogni due settimane abbiamo una call e poter contare sul supporto continuo da parte dei nostri interlocutori di Monster lo rende uno strumento fondamentale. Perché tante volte noi abbiamo la nostra idea e sbagliamo. Ci serve qualcuno con cui confrontarci e che ci dica: forsa la direzione corretta è un’altra”.
● Approccio Test&Learn
“Avanzare seguendo questa modalità di lavoro, questo approccio Test&Learn, questo fare continui tentativi di ottimizzazione, di perfezionamento; che sia a livello di job title, che sia a livello di job description, a livello di contenuti, di modalità di candidatura, per me è un enorme vantaggio – ha concluso Mazzetti – E, in più, farlo con una rapidità molto importante diventa cruciale. Con il team di supporto Monster oggi ci diciamo una cosa e domani la facciamo”.
La versione di Monster sul PFP
A confrontarsi con Gianluca Mazzetti sul palco del Recruiting Marketing Day c’era poi anche Eleonora Mazzoli, Pay For Performance manager per il mercato italiano.

Il compito di Mazzoli è stato naturalmente quello di offrire la versione di Monster su uno dei prodotti di talent attraction più innovativi presenti oggi sul mercato.

“Uno dei cardini non solo del prodotto ma della nostra organizzazione è la trasparenza – ha spiegato Mazzoli – quindi massima trasparenza dei dati e soprattutto stretto contatto con i nostri clienti. E infatti per noi PFP è un servizio che noi in realtà chiamiamo partnership. Abbiamo questa necessità ad avere delle continue call di confronto sull’andamento delle campagne”.

Cosa fa Monster una volta attivato il Pay For Performance? “Quello che facciamo è postare gli annunci del cliente e poi proprio perché la intendiamo come partnership andiamo a calibrare le campagne e utilizziamo delle logiche di recruiting marketing per spingere estrernamente alla piattaforma di Monster gli annunci ma anche il brand dei nostri clienti”.
Come funziona la partnership
“Altro caposaldo del nostro servizio è la massima flessibilità – ha aggiunto Eleonora Mazzoli – Siamo ormai consapevoli che lato aziende ci sono necessità a seconda delle stagioni e dei mesi: ci sono differenti esigenze e allocazioni di budget a seconda del periodo in cui si attivano determinate campagne.

Parlando di funnel, noi partiamo sicuramente da grandi numeri e quello che cerchiamo di fare è spingere esternamente l’annuncio e arrivare al massimo della platea di utenti. L’obiettivo è capire quali sono le conversioni che le campagne e i singoli annunci stanno generando, cercando insieme al team interno di migliorare le logiche SEO e di potenziare internamente gli investimenti su determinati canali.

Quello che facciamo è dunque spingere gli annunci su canali del portafoglio Meta e degli affiliati Google, intervenendo sulla job description e cercando di consigliare non solo quali sono le tematiche che vanno messe in risalto all’interno degli annunci, ma anche il modo in cui farlo, cercare di capire a che pubblico ci stiamo rivolgendo allo scopo di incentivare il candidato giusto e rilevante per l’azienda a fare application”.
Paghi solo il successo della tua talent attraction
Quello emerso dalle testimonianze di Mazzetti e Mazzoli è forse il quadro più completo per descrivere in che modo la talent attraction della tua organizzazione può migliorare con il Pay For Performance di Monster.

Inutile aggiungere anche soltanto una parola su questa soluzione, se non il motivo di un nome così evocativo. Con il Pay For Performance, infatti, paghi soltanto per i risultati effettivamente raggiunti.

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