Lo Sport come scuola di Leadership: intervista a Lorenzo Artioli

Lorenzo Artioli lavora da quasi vent’anni presso Monster Worldwide Italia, dove ricopre il ruolo di Responsabile Amministrativo per l’Italia e Legale Rappresentante. Oltre al contesto italiano, supporta anche le attività di Francia, Belgio, Lussemburgo e Spagna, portando la sua competenza e affidabilità in un contesto internazionale.
Parallelamente alla sua carriera nel mondo corporate, Lorenzo ha sempre coltivato una profonda passione per la corsa. Più di quindici anni fa ha fondato una Associazione Sportiva Dilettantistica di running (Alzaia Naviglio Runners), con l’obiettivo di diffondere i benefici della corsa e creare una comunità attiva e inclusiva.
È un ultramaratoneta esperto, con all’attivo numerose competizioni di lunga durata, tra cui gare da 24 e 48 ore, in cui ha dimostrato non solo forza fisica, ma anche grande determinazione e disciplina mentale.
Lorenzo ha quasi 50 anni, è sposato e padre di famiglia, e riesce a conciliare con equilibrio la vita professionale, la passione sportiva e gli affetti. La sua esperienza è un esempio concreto di come dedizione, passione e resilienza possano coesistere e arricchirsi a vicenda.
Lorenzo è campione italiano IUTA di categoria sulla 48 ore con ben 320 Km corsi e di categoria sulla 100 miglia. Come lui stesso ci ha raccontato “le 48 ore sono un viaggio dentro la propria mente e oltre i propri limiti. Era la mia prima volta e ho scoperto tante cose di me che non avrei mai potuto trovare senza correre un’ultramaratona sfidante come questa.
In queste 48 ore, dal venerdi’ pomeriggio alla domenica, ti sembra di vivere un unico infinito giorno, specialmente considerando che ti riposi pochissimo. In questo lungo giorno hai la possibilità di conoscere ed imparare da tante persone e super atleti. Perché chi corre queste gare ha sempre una storia unica da raccontare.”
E noi abbiamo deciso di raccontare la storia di Lorenzo. Abbiamo deciso di intervistarlo per approfondire, attraverso la sua esperienza, come competenze sportive come resilienza, gestione dello stress, leadership personale e motivazione possano arricchire concretamente anche il nostro percorso professionale.
Resilienza e gestione dello stress
Domanda – Durante la gara hai affrontato momenti di grande difficoltà fisica e mentale. Come hai gestito lo stress e quali strategie hai adottato per superare i momenti critici?
Lorenzo –Lostress e la fatica sono inevitabili in una gara del genere, ma ho imparato a non subirli. Quando il corpo manda segnali negativi – dolore, stanchezza, voglia di mollare – cerco di non reagire subito. A volte basta un cambio di ritmo, un po’ di cibo, una parola di incoraggiamento. Ho capito che il cervello spesso esagera i problemi: se non lo ascolti troppo, scopri che puoi continuare. Quando affronto segnali negativi dal corpo, aspetto, osservo e trovo soluzioni. È un metodo che applico anche nel mio lavoro di CFO in Monster, dove le pressioni sono intense. Valutare la situazione e adattarmi mi permette di superare ogni sfida senza cedere.
Leadership personale e motivazione
Domanda –In una prova così estrema, la motivazione può calare drasticamente. Quali tecniche hai usato per mantenere alta la determinazione e spingerti oltre i tuoi limiti?
Risposta –Ho avuto momenti in cui volevo fermarmi, ma la motivazione va costruita passo dopo passo. Mi sono dato piccoli obiettivi: ‘Arrivo al prossimo giro, poi vedo.’ ‘Aspetto che torni il sole.’ ‘Bevo un brodo caldo e riparto.’ Poi c’è stato il supporto esterno: amici che mi scrivevano, telefonate che mi scuotevano.
Ma la spinta finale deve venire da dentro. In quei momenti, ti chiedi: perché sono qui? E la risposta ti fa andare avanti. Quindi il segreto sta nel fissare piccoli obiettivi e trarre energia dal supporto esterno e dalla mia forza interiore. Anche in Monster, applico la stessa leadership personale, costruendo motivazione passo dopo passo e utilizzando il supporto del team. Mi chiedo spesso: “Perché sono qui?” e la risposta mi guida sempre avanti.
Lavoro di squadra e supporto
Domanda – Hai parlato del ruolo fondamentale del team di assistenza e delle persone che ti hanno sostenuto. In che modo la loro presenza ha influenzato la tua performance e come si costruisce un team efficace in situazioni di alto stress?
Risposta –Senza il team di assistenza, non ce l’avrei fatta. Ti servono persone che sappiano cosa dirti nel momento giusto, che vedano i tuoi bisogni prima ancora che tu li esprima. Il loro sorriso, il loro supporto, anche solo una battuta, fanno la differenza. È come in un’azienda o in qualsiasi team di lavoro: se ognuno sa cosa fare, se c’è fiducia, se ci si aiuta a vicenda, tutto diventa più facile. Un team coeso anche sul lavoro fa un’enorme differenza, fiducia e comunicazione aperta che migliorano notevolmente la nostra produttività e armonia lavorativa.
Gestione del tempo ed efficienza
Domanda – In 48 ore, ogni minuto conta. Come hai pianificato e gestito il tempo tra corsa, alimentazione, cambi d’abito e riposo per massimizzare la tua performance?
Risposta –Il tempo in una 48 ore è strano: sembra infinito, ma devi sfruttarlo bene. Ho cercato di non fermarmi mai più del necessario: pochi minuti per mangiare, qualche istante per cambiare vestiti, micro-pause per riprendere fiato. Devi ascoltarti, ma senza concederti troppo. Anche la gestione mentale è cruciale: spezzare la gara in piccoli blocchi, dare priorità a ciò che conta di più in quel momento. Se pianifichi bene, arrivi lontano.” Al lavoro, questa abilità si traduce in una gestione del tempo efficace, spezzando i compiti in blocchi gestibili, dando priorità e mantenendo il focus su ciò che conta davvero.
Trasferibilità delle competenze
Domanda – Questa esperienza ti ha insegnato molto su te stesso e sulla gestione di situazioni estreme. Quali competenze acquisite in gara ritieni possano essere utili anche nel mondo del lavoro?
Risposta –Questa esperienza mi ha insegnato tantissimo, non solo nella corsa. Ho imparato a gestire la fatica, a restare lucido sotto pressione, a trovare soluzioni rapide ai problemi. Ho capito il valore della squadra e quanto sia importante la preparazione. E soprattutto, ho visto che la mente è il vero motore di tutto: se sai gestire i tuoi pensieri e le tue emozioni, puoi affrontare qualsiasi sfida, dentro e fuori dalla gara. Le esperienze estreme mi hanno insegnato a gestire la pressione e trovare soluzioni rapide. Queste competenze sono essenziali nel contesto aziendale di Monster e promuovono sia la mia crescita personale che la mia efficacia professionale.
Sinergia tra Sport e Business
Domanda –Come le lezioni apprese dallo sport migliorano le pratiche aziendali?
Risposta – Le lezioni apprese migliorano notevolmente le pratiche aziendali, con resilienza e leadership come pilastri. In Monster, incoraggio questa sinergia per creare un ambiente lavorativo dinamico e resiliente, dove tutti sono motivati ad eccellere. Applicare queste competenze trasversali non solo eleva la mia performance, ma crea anche un ecosistema prospero in azienda.
In Monster crediamo fortemente nello sviluppo di competenze chiave per il successo professionale. Siamo da oltre 30 anni al fianco delle aziende per aiutarle a trasformare il loro approccio al recruiting in un vantaggio competitivo. Con la nostra nuova soluzione Pay For Performance, supportiamo le aziende a costruire un processo di selezione più mirato ed efficace, e soprattutto pagando solo a risultato.